La tutela penale della persona indagata o imputata può essere considerata l’archetipo dell’attività difensiva svolta dall’Avvocato Penalista.
TUTELA PENALE DELL’INDAGATO E DELL’IMPUTATO
La tutela penale della persona indagata o imputata può essere considerato l’archetipo dell’attività difensiva svolta dall’Avvocato Penalista.
Spesso nei mass media i concetti di indagato ed imputato vengono confusi o addirittura impropriamente considerati come sinonimi; in realtà, così non è, in quanto si tratta di concetti ben distinti sotto il profilo procedurale e che trovano il momento focale nell’esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero.
L’iscrizione di un soggetto a carico del quale è stata iscritta una notizia di reato determina l’inizio della qualificazione di un soggetto come persona indagata (o più correttamente sottoposta alle indagini preliminari); concluse le indagini preliminari, in caso di esercizio dell’azione penale la persona indagata modifica la qualifica in persona imputata.
Un aspetto deve essere chiaro: se è vero che prima di assumere la qualifica di imputato la medesima persona ha assunto la qualità di persona indagata non si può sostenere l’indagato debba necessariamente diventare imputato.
In particolare, come detto, lo “spartiacque” tra una qualità e l’altra nell’ambito di un procedimento penale è l’esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero, ma ciò non avviene necessariamente: infatti, il Pubblico Ministero non eserciterà l’azione penale, ma formulerà la richiesta di archiviazione qualora gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari non siano idonei a sostenere l’accusa in giudizio (art 125 disp. att. c.p.p.).
Non è certamente possibile enucleare in modo analitico in questa sede tutti i diritti e le facoltà che vengono riconosciute dalla legge alla persona sottoposta alle indagini e all’imputato; ciò che in ogni caso deve essere chiaro è il ruolo fondamentale che assume l’Avvocato Penalista nominato difensore, il quale dovrà assistere e guidare il proprio assistito nelle scelte che si prospetteranno nelle varie fasi che si manifesteranno nel corso del procedimento penale.
A titolo meramente esemplificativo nel corso delle indagini preliminari i momenti di maggiore rilevanza possono essere individuati nella notifica di una misura cautelare personale o reale, nell’arresto della persona colta in flagranza di reato e nel fermo di indiziato di delitti, nella notifica dell’invito a rendere interrogatorio e nella notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p.; si tratta di momenti del procedimento penale di fondamentale importanza, in quanto dalle determinazioni che verranno assunte in tali occasioni saranno decisive per l’ulteriore corso del procedimento penale.
Altrettanto fondamentale è la fase successiva all’esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero: all’imputato, infatti, sono riconosciuti diritti e facoltà da permettergli di decidere come impostare la propria linea difensiva ad esempio optando per riti alternativi, quali il rito abbreviato, l’applicazione della pena su richiesta delle parti (il c.d. “patteggiamento), la messa alla prova, oppure decidendo di affrontare il giudizio che rappresenta la massima espressione del processo penale, in quanto sede ove si forma la prova dell’imputazione contestata.
All’esito del processo sono è poi riconosciuto il diritto di “contestare” l’eventuale sentenza di condanna con i mezzi di impugnazione, in particolare l’appello ed il ricorso per cassazione.
In tutte le fasi sopra sommariamente descritte è quantomai decisivo che la persona interessata da un procedimento penale si rivolga ad un Avvocato esperto nel diritto penale con specifica preparazione ed esperienza nella procedura penale.